la guerra di Piazza d'Armi

Questi bellissimi, colorati manifesti sono stati solertemente rimossi qualche ora fa. Sono solo una piccola parte di quelli che domenica sono stati affissi dai cittadini su via Forze Armate (ce n'era uno stupendo sui gatti, che lì hanno fatto una loro Comune di Baggio). 
Piazza D'Armi era un campo usato dall'Esercito per le esercitazioni, io che ero di San Siro ricordo i carri armati e gli spari (non dei carri e a salve)  passandoci vicino. Ora il demone del cemento sta per possedere quella distesa, dove si sono creati boschetti, una colonia di gatti, api e giardiniere solerti: ma quanto valgono 800 ettari di terreno? Perché i politici non amano il bene della collettività? Cosa gliene viene in tasca?
Nel frattempo, si sono stanziati lì nei pressi alcuni Rom, il solito gruppo di Drăgănești-Olt (specializzato in occupazioni abusive delle case popolari e anche peggio) che crea il caso per cui i media prima e i politici dopo gridano allo scandalo. Col pretesto di cacciarli vogliono radere al suolo le palazzine di via Della Rovere, tanto per affilare i denti (da vampiri), edifici che essendo in buono stato costerebbe poco ristrutturare e concedere alle associazioni che offrono progetti alternativi e di amore per il verde. Dal parco delle Cave, la Piazza D'Armi sarebbe un continuum con Bosco in Città, Parco di Trenno e Montagnetta. Bello no? No, devono costruire, ancora, dopo i City Life e gli Expo. Lì a Baggio già sono ai carotaggi, c'è pessimismo ma il Comitato Cittadini per Piazza D'armi non demorde, Y SUERTE!

cannabis legale

Anche vicino a casa mia ha aperto un negozio che vende cannabis "legale". 
Sotto natale i media si sono accorti che queste attività commerciali (= lavoro, cacchio!) sono esplose arrivando ad essere centinaia e, certo, con una discreta clientela, se per esempio la catena del negozio di cui sopra è al quarto punto vendita a Milano. In bella mostra, olio per uso alimentare, addirittura svapo alla cannabis, semi e trinciato verde in vari formati e qualità (cioé prezzi).
Ricca di Cbd, il principio attivo che agisce sul corpo (e quindi, più terapeutico) e povera di Thc (lo sballo) la cannabis legale si fa largo nel marasma legislativo, per cui venderla significherebbe rischiare una multa. Solo soldi, niente di penale quindi. E di soldi si tratta sì, come testimonia il sito cannabis legale, voce del comitato formato da 200 parlamentari che francamente, se non esagera, mi invoglia a pensare di votare alle politiche, soprattutto se ci sarà chi porterà avanti questa "lotta".

La ganja che non sballa è una bella "molotov" nella palude del nostro comatoso paese. Personalmente, sono felice che ci sia. Quando ero ragazzo ero insofferente ai Craxi e alle Jervolino (oggi piddina), quando poi, checché se ne dica, tangentopoli ha mostrato tra Dc e Pxi ben altro che qualche spinello da reprimere. Per me, è come un sogno che si realizza, un po' come quando il 25 aprile del '94 mi chiedevo quando sarebbe caduto il piccolo dittatore.

«La cannabis mi ha procurato parecchie immagini eccellenti. Non metto altro nella mia insalata quotidiana e "che successo!". Qualche tirata dalla tettarella verde e riesco a vedere chiaramente temi complessi».     William S. Burroughs