ma lei ha corso

Non mi rallegrano le Olimpiadi, col loro senso di pace mancata, con un paese come il Brasile dilaniato dopo aver assaporato l'illusione di una politica sana. 
Però mi sono appassionato alla gara di Mountain bike femminile, in cui la polacca Maja Włoszczowska ha vinto la medaglia d'argento, con un entusiasmo maggiore della prima classificata (con cui peraltro s'è complimentata gioiosamente).
Quella di Maja è infatti una vittoria morale, perché in vista dei giochi di Londra aveva avuto un brutto incidente in allenamento, riportando la rottura dell'anca e un ciaone alle Olimpiadi del 2012. Nonostante questo, tra cure e grinta è tornata sulla bici e ha pure scritto un libro, "Szkola zycia", "scuola di vita" in cui racconta come lo sport sia la sua passione, che le ha fatto conoscere persone e luoghi, che le ha insegnato che con pazienza e determinazione si può fare (quasi) tutto. La sua non è una biografia ma la narrazione di felicità sul podio e fatica, dolore, lacrime, ferite, ospedali e la lotta contro le avversità. Perciò vincere non è tutto. Be' questo almeno dice la recensione, per ora il libro è solo in polacco. 
Maja adora la cucina italiana e la sua prima bicicletta era blu. Di queste olimpiadi mi ricorderò la sua semplice, umile gioia, lo spirito leggero di chi comunque ha voluto esserci e alla fine ha corso.

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