Quando scrissi "un boia alla fine" ero sconvolto dalle notizie disperanti dalla Siria. Pensavo però che Assad sarebbe scomparso presto. Nemmeno potevo immaginare che un giorno avrei mostrato a dei ragazzi siriani quel post, ottenendo approvazione ma soprattutto una spiegazione diretta del perché stiano massacrando un paese meraviglioso. Comunque Assad è davvero nel mirino e prima o poi scomparirà. La colpa sua e del suo partito del Baath è aver snobbato i cristiani come i musulmani, pensando al proprio interesse (corruzione). Se molti siriani vivono già la diaspora è per i 40.000 morti, sunniti come la maggioranza della popolazione, cagionati dal padre di Bashar nel 1982. La Siria è una dittatura da decenni e le potenze internazionali guardano al suo petrolio, ma ancor più al suo ruolo di ponte tra due mondi, i cosiddetti Oriente ed Occidente. Ecco perché non c'è argomento come la guerra siriana per leggere interpretazioni tanto distanti.
La foto è della pagina Insieme per la Siria libera. Chi più mi colpisce tra i rifugiati siriani, che in questi giorni a Milano (non riesco a crederci, a Milano!) ricevono aiuto, sono i bambini. Che giocano, ridono, scherzano, divorano dolcetti e lasciano come briciole di Pollicino pezzi di giocattoli e colori ovunque.
Un milione i bambini in fuga dalla Siria, migliaia quelli che vi sono morti. Mi domando perché non si possa stare dalla parte dei bambini. Sempre.
Un milione i bambini in fuga dalla Siria, migliaia quelli che vi sono morti. Mi domando perché non si possa stare dalla parte dei bambini. Sempre.
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