Auguri pompieri!

C'è una divisa che viene rispettata in molti paesi, da noi persino da ACAB: quella del pompiere. Il perché non è da spiegare, se mai va compreso perché vengano lasciati senza risorse, con mezzi anche degli anni '80, con straordinari pagati 4 euro l'ora (magari a Expo), col contratto fermo al 2009, senza il riconoscimento di servizi speciali, salvo i sommozzatori (Il prezzo? Un affarone!).
Ultimamente a Milano stanno protestando spesso, si sono rotti il... casco. Hanno rivendicazioni sacrosante e gli striscioni giorni fa davanti a Palazzo Marino erano estremamente condivisibili, come Governo indeciso: più soccorso o videopoker?
Altro che antiterrorismo, i pompieri è tanto se riescono ad assicurare i servizi "ordinari". Tra l'altro, visto che accorrono comunque, sono stati proprio loro vittime di terrorismo, come alle Torri Gemelle nel 2001, come al Pac di via Palestro nel '93. Qualche benpensante si stupisce di vederli apparire coi fischietti impazziti, o intonare a squarciagola, battendo le mani sul ritornello, il loro canto che spiega bene questo prezioso mestiere: salvare la vita agli altri, portare soccorso a chi chiede aiuto; anche di notte, anche se le fiamme avanzano. Allora, i miei auguri più sinceri ai pompieri, lavoratori più "in" che "della" emergenza, coscienza del nostro tempo malato, avanguardia di chi vuole una vita dignitosa. Per tutti.
             

Nessun commento:

Posta un commento